Nulla da fare per Varese che esce sconfitto dallo scontro diretto contro i Lyons Piacenza e perde così la propria imbattibilità stagionale. 3-16 il risultato al triplice fischio dell'arbitro che ha dovuto gestire una partita non semplice e molto combattuta tra le due formazioni. La realtà dei fatti comunque parla chiaro e Varese ha perso una partita dura certo ma con tanti rimpianti per i biancorossi che sono stati in superiorità numerica per un'ora di gioco circa, a causa del cartellino rosso sventolato in faccia all'apertura piacentina per doppio placcaggio pericoloso, ed hanno gettato al vento due/tre chiare occasioni per andare a marcare. Gli unici punti della partita per il Varese sono arrivati dal piede di Broggi ( uno su due per lui dalla piazzola) mentre Piacenza si è portato avanti nel punteggio grazie a tre piazzati e una, l'unica, meta segnata nel corso della partita arrivata a cinque minuti dalla fine per chiudere definitivamente il punteggio di un match avvincente e di livello. Va detto, Piacenza ha vinto meritatamente dimostrandosi più organizzata e matura di un Rugby Varese che ha difeso con gran determinazione e impatti durissimi ma non è riuscito ad essere cinico fino in fondo in fase offensiva. Varese si è comunque complicato la vita con i cartellini gialli presi in successione da Federico Bianchi e Pellumbi tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa, quando Varese si è trovata addirittura in inferiorità numerica con tredici uomini in campo. A fine gara la delusione sul volto di coach Galante è palese ma anche giustificata: " Bravi loro, hanno gestito bene la partita e sono rimasti lucidi dall'inizio alla fine. Ho visto molto di positivo oggi dai miei ragazzi ma la verità è che la partita l'abbiamo fatta e buttata via noi. Non ci fermeremo, analizzeremo i dettagli nel corso delle prossime partite e ci faremo trovare pronti per il ritorno". La sconfitta va comunque digerita e accettata anche perché il campionato è ancora lungo , Varese ha ancora il ritorno a Piacenza da giocarsi e nulla e impossibile
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Stefano Sessarego